È da quando è uscito che questo libro mi chiama, ma come molte persone amanti dei libri avevo già la pila sul comodino da terminare... Così mi sono detta: “Jas aspetta di finirne qualcuno, poi lo chiedi in biblioteca”. E invece un caro amico mi invita a pranzo e poi mi porge un pacchetto: "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di Michela Murgia. Non immaginate il mio entusiasmo! Inutile dire che è da questi gesti che si capisce quando è amicizia vera!
Di Michela Murgia vi abbiamo già parlato (se ve la siete persa, potrete trovare la nostra recensione a quattro mani qui), e poi non ha bisogno di presentazioni: ma ci tengo a dirvi che questo libro l'ho divorato in due giorni! Che dire: Murgia è una scrittrice fantastica!
Ma di cosa parla stavolta? Del potere che il patriarcato ha su tutti/e noi. Come? L'autrice prende in esame alcune delle frasi che vengono dette alle donne in situazioni di confronto o, come lo percepirebbe un maschilista, di conflitto (perché sente minacciato il suo potere). E riesce ad argomentare le risposte in maniera intelligente, diretta e arguta a quelle frasi puntualmente ripetute nella vita di tutti i giorni alle donne che, invece di limitarsi a sorridere e dare attenzioni al maschio di turno, parlano. Risponde alla violenza con le parole. Esprime la rabbia che si prova a sentirsi dire certe frasi con la voce, ma senza aggredire, semplicemente parlando. Wow.
"In una cultura patriarcale tutti e tutte cresciamo compromessi dal pregiudizio sessista. Smettere di esserlo richiede una scelta personale prima consapevole e poi esplicita, sia per gli uomini che per le donne. Così come non basta essere femmine per essere automaticamente femministe, non è mai stato indispensabile essere maschi per praticare il maschilismo."
Murgia divide i capitoli partendo dalle espressioni più comuni, analizzandone i contesti, per poi chiudere con un focus su alcune frasi che riprendono gli stessi concetti. Il primo capitolo che apre il libro inizia con una frase che le è stata rivolta, “Stai zitta!” appunto, proprio in una situazione di confronto (o contrasto, dipende dai punti di vista) con un noto psicologo. Ci fa notare quanto ormai siamo avvezze e avvezzi a certa violenza verbale e che frasi come questa non sono più scioccanti, anzi, fanno partire il pensiero (errato) del “te la sei cercata” colpevolizzando così la vittima.
L'autrice passa in rassegna anche certe frasi che, al contrario, dovrebbero sembrare complimenti come la famosa “sei una donna con le palle”, oppure “brava e pure mamma!”, facendo notare quando siano subdoli e sottili i raggiri per far sentire una donna stimata e apprezzata, quando invece è un modo come un altro di sottostimare e mantenere il potere. Perché proprio di potere si tratta.

La caffetteria ha di fronte il Negozio Leggero, dove i clienti possono fare la spesa di vari prodotti sfusi, scelti con gli stessi criteri.
Il locale è molto semplice e trovo anche molto rilassante, ha un arredo sobrio e luminoso, dai colori chiari e pacati.
La mia colazione è stata cappuccino con tanta cannella (che profumo!), un croissant (gigante!) alla marmellata e, a chiudere tutto, ancora un caffè. Inutile dire che il personale è gentilissimo e super disponibile, cosa che rende l'esperienza in questa caffetteria molto piacevole.
Quindi se cercate un angolo di pace in centro, sicuramente la Locanda Leggera è il vostro posto!
Per saperne di più...
Sito della Locanda Leggera:
https://www.locandaleggera.it/
Pagina Fb di Anarkikka:
https://www.facebook.com/anarkikka
Anche io l’ho letto e come al solito Murgia mi ha regalato ‘piccole’ sorprese. Mi è piaciuto il tono pacato, chiaro e diretto di tutto il libro. E soprattutto mi ha aperto gli occhi su certe ‘usanze’ sessiste che ahimè non avevo notato..!
RispondiEliminaGrazie mille Greta per il tuo commento! Anch'io ho apprezzato il tono deciso ma pacato, come dici tu, ed è molto accurata nella descrizione di certe pratiche che ormai passano come normali, ma che in realtà non lo so. E' incredibile, vorrei che lo leggessero più persone possibili! Grazie ancora da Jas.
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