Oggi vi presentiamo Stefania Bassino: Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Analitico Transazionale, si occupa di terapia con adulti, adolescenti e del supporto psicologico in ambito oncologico. Ha sempre amato le storie, le favole e le fiabe, probabilmente ancora prima di iniziare lei stessa a leggere. Oggi è felice di condividere con voi lettori questa sua passione!
Il titolo da lei scelto è "Delfina e il mare" di Simone Perotti
“A
te, che mi sei sempre stata amica, dove anche nelle situazioni più
umanamente terribili c’era un che di dolcezza e divertimento.”
Stefania
Cari
amici di Jas e Fede, ecco la mia breve recensione del libro per
ragazzi “Delfina e il mare - Storia di una bambina e di un grande
amore” di Simone Perotti.
È
un libro che consiglio caldamente anche a quegli adulti che hanno
ancora la voglia di scoprire e rianimare la propria curiosità.
Con
la sua scrittura semplice ma profonda come gli abissi del mare, il
libro racconta il rito di passaggio di una bambina, oramai più
vicina all’adolescenza che all’infanzia, una fanciulla che vuole
prendere il mare, partire, lasciare il porto sicuro per andare
incontro alla sua identità. La protagonista è sola, come in ogni
rito di passaggio, sola contro il mare, in cui la sua mamma le vieta
di addentrarsi perché troppo pericoloso.
Il
padre, per lo più assente per lavoro, insegna piccole ma grandi cose
alla figlia nei momenti di presenza.
A
un certo punto Delfina decide che è giunta l’ora di lasciare le
certezze dell’infanzia, scappare a scoprire la propria vita, direi,
a qualsiasi costo. Si sa che ogni passaggio da una condizione ad
un’altra porta con sé paura e sgomento, soprattutto quando le
situazioni ambientali sono sfavorevoli, ed è in quelle situazioni,
in particolare nell’affrontare una tempesta notturna che Delfina
deve fare appello a tutta la sua forza fisica e psichica per
sopravvivere e ritrovare in sè la forza di superare gli ostacoli,
credendo nelle proprie capacità. Si tratta di un punto di svolta
nella vita della fanciulla, un punto dal quale non potrà più
tornare indietro.
Perché
vi consiglio questo libro? Perché spesso nelle sfide più difficili
si è soli, o si ha un piccolo amico se si è fortunati, ma in
entrambi i casi, si deve fare appello a tutte le risorse interiori
per sentirsi consapevolmente in grado di affrontare la vita. Questo
vuole anche essere un augurio: lasciare che la vitalità
adolescenziale, sopita in noi adulti, torni a mettersi in gioco e
prevalga la voglia di scoprire nuovi mondi interiori ed esteriori.
Infatti quando ci troviamo a fronteggiare tempeste e altri pericoli
siamo in qualche modo costretti a prendere in mano il timone della
nostra piccola barca e dirigerla, ovunque il mare potrà portarci.
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