Recensione speciale a quattro mani - "Ci sarà una volta" di Lorena Demurtas

In questa "special edition" delle recensioni a quattro mani, vi parliamo di un libro che ci ha stupite piacevolmente.

Da diversi anni la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza si sta muovendo per creare modelli nuovi e compatibili con la realtà che viviamo, modelli nei quali tutt@ si possano immedesimare, e si sentano rappresentat@. Questo ha portato alla nascita di personagg@ con sfaccettature più profonde del semplice carattere distintivo delle fiabe classiche, cercando di uscire, timidamente, dagli schemi.

Nonostante ciò, ad oggi non ricordiamo tentativi di ribaltamento, di rielaborazione profonda delle fiabe classiche (se ci sono stati, ci farebbe piacere che ce li segnalaste).
Crediamo che questo meriti una riflessione, perché si parla tanto di ruoli di genere all'interno della società da ripensare, di maggior rispetto dell'individualità nella sua completezza, ma poi rimaniamo ancorati a modelli "classici"* che non ci rappresentano e nei quali non ci identifichiamo.
Un po' un controsenso, non trovate?

E così arriviamo a Lorena Demurtas, l'autrice di "Ci sarà una volta - piccole femministe crescono" che ci racconta una nuova versione di quattro fiabe che conosciamo bene, anche grazie (o purtroppo?) alle varie versioni cinematografiche, tra le quali le tanto amate e odiate versioni Disney. 
Lorena Demurtas è autrice di racconti e romanzi per l'infanzia, spot pubblicitari, testi di canzoni e commedie teatrali. 
Le storie che la scrittrice riscrive sono: Biancaneve, Cenerentola, il Bello Addormentato e Raperonzolo.  

Le storie iniziano allo stesso modo che avete sentito durante l'infanzia, lo svolgimento però sarà una bellissima sorpresa. L'intento è quello di ribaltare gli stereotipi, di creare protagoniste che siano tali, che siano personagge** attive della loro storia e che non stiano a subirla, che non subiscano le scelte di altri ma siano padrone del loro destino e della loro vita. Sono favole riscritte che avremmo dovuto sentire da bambine.

Favole che nascono dal riscatto del ruolo femminile, nella tradizione le personagge sono dipinte come indifese e pazienti, impegnate in lunghe attese, deresponsabilizzate dal diritto di auto liberarsi.
Fede ammette di essersi stupita chiedendosi: "Ma come da bambina, non immaginavo ci fossero alternative? Mi sciroppavo le cose così com’erano senza dubitare?" Probabilmente sono domande che da grandi ci siamo fatt@ tutt@, senza però poter dare una risposta soddisfacente.

Certo il ruolo maschile non ne esce molto bene, ma bisogna contestualizzare: qui c’è la necessità di rivalutare e valorizzare le protagoniste, di ritrovare un’idea di rete tra donna e donna, la capacità di reagire da sole, senza aspettare il principe azzurro, la realizzazione di se stesse attraverso il proprio lavoro.

Ogni fiaba è associata ad un valore diverso che caratterizza la nuova visione: intraprendenza, sorellanza, equità e giustizia, forza d’animo e coraggio.
Una curiosità: per chi ama le lingue straniere, oltre all'italiano trovate il testo in inglese e prossimamente in altre traduzioni.

In occasione della Festa della mamma, vorremmo offrire a tutt@, alle mamme e ai padri, alle future mamme ai futuri padri, a figl@ e a tutt@ gli/le adult@ che influiranno sul futuro di bambin@, la possibilità di una prospettiva nuova.
Leggete tutti insieme queste favole rivisitate, parlatene, stupitevi dei vostri stessi pensieri, arrivate a nuove valutazioni!

Per la colazione...
Ringraziamo chi ci ha segnalato questo libro, Giorgia Succi (se questo nome vi suona, è perché è stata nostra ospite). Ha abbinato questa lettura ad una tazza di caffè accompagnata dalle Gocciole con farina integrale, e una bella scorpacciata di mirtilli. Anche noi abbiamo pensato che queste storie stiano bene con dei biscotti e una tazza di tè.

*ci sarebbe da aprire una lunga parentesi sul significato di "classico" riferito al concetto di modello di riferimento. Ve la risparmiamo.

**riproponiamo qui la definizione del sostantivo suggerita nella prefazione

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Sulla polemica della nuova attrazione Biancaneve - Disney:

articolo originale SFGATE