A colazione con... Cristina - "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez

L'ospite che vi presentiamo è Cristina, una solare e divertentissima traduttrice spagnola che vive ormai da diversi anni a Torino. Oltre alla traduzione e ai libri, è una supersportiva (io mi stanco solo a sentire quante sport pratica!) ed è appassionata di antiquariato. Qui ci presenta uno dei pilastri della letteratura... Quale? Scorrete l'articolo per scoprirlo!

 

Mi piace molto avere la possibilità di presentare questo piccolo gioiello dell letteratura latinoamericana, Cento anni di solitudine, l'opera più famosa di Gabriel García Márquez.

Il libro narra le vicisitudini di una saga famigliare durante tutto un secolo, nascite, relazioni amorose, morti… in un paese immaginario, Macondo, che evidenzia la forza delle radici che uniscono l'uomo al suo luogo di origine.

Il libro è strutturato in venti capitoli di durata diversa. Ha uno schema circolare, una struttura ciclica, in modo che la storia di Macondo finisca proprio come inizia, come annunciato dalle profezie. Fa parte del movimento letterario del Realismo magico latinoamericano, caratterizzato dalla combinazione di eventi autentici ed episodi favolosi nella cronologia della storia. Crea un universo speciale, una nebbia fantasy che circonda i personaggi. È pieno di superstizioni, presagi, episodi soprannaturali, credenze come la cartomanzia. Tuttavia, tra tanti trucchi, troviamo anche riferimenti alla religione.

I personaggi, che a prima vista possono sembrare semplici e piatti, sono dotati di una grande complessità psicologica. La lettura può avere qualche difficoltà, a causa dei salti di tempo, della ripetizione di alcuni eventi e, soprattutto, della ripetizione dei nomi dei personaggi. Per questo motivo, non è superfluo avere a portata di mano l'albero genealogico della famiglia Buendía per non perdersi nel groviglio di generazioni che sfilano nel romanzo.

Nonostante la sua lunghezza, l'ordito di personaggi, episodi e trame è meritatamente intrecciato in una storia solida e divertente che riesce a mantenere il lettore interessato. È anche una bella storia che trabocca di creatività e immaginazione.

In breve, è un romanzo altamente raccomandabile e sembra che il tempo non sia passato, nonostante il suo 50° anniversario sia passato da qualche anno.

Come diceva lo stesso García Márquez, "Macondo, più che un luogo, è uno stato d'animo".

La somma di tutti questi ingredienti rende Cento anni di solitudine una delle opere letterarie essenziali in lingua spagnola.


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