A colazione con Jas - Chi ha detto che i libri con le figure sono solo per bambini?? Jonathan Drori e i suoi favolosi alberi da tutto il mondo
Jonathan Drori, l'autore di questo
bellissimo libro, è stato amministratore fiduciario del Royal
Botanic Garden di Kew e del Woodland Trust, oltre che ambasciatore
del WWF. In pratica lo definirei “uno che di piante ne sa
qualcosa”...
Il suo libro è un vero e proprio
viaggio attraverso gli alberi più rappresentativi dei diversi paesi
del mondo.
“Ogni storia di pianta faceva parte
di un'altra, più complessa, sugli animali o sugli uomini”, scrive
nella breve introduzione che anticipa questa avventura, curata nei
minimi dettagli: dalla scelta di dividere gli alberi per zone del
mondo, alle informazioni raccolte per ognuno, sia strettamente
scientifiche e legate alle caratteristiche naturali (per ogni albero
è segnalato il paese a cui è legato, il nome comune, il nome
scientifico e una descrizione di com'è fatto, del periodo di
fioritura, dei metodi per disperdere i semi, etc...), sia curiosità,
storie, leggende, tradizioni e usi legati alle piante trattate.
Alternando queste informazioni, il libro risulta una lettura
piacevole, che dona al lettore curioso l'opportunità di apprendere e gustarsi la
bellezza e la complessità della natura. Un esempio? Sulla betulla
bianca dice:
“Alla betulla si è riconosciuta per secoli la capacità di rinnovare e purificare, e anche di annientare malefici e stregonerie. I finlandesi collocano tuttora piccole betulle all'ingresso delle case come simbolo protettivo”.Un' altro esempio riguarda l'olivo:
“La parola “olio” e anche il termine francese huile derivano dal greco antico. Le olive sono il frutto con il più alto contenuto energetico, e in passato il loro olio alimentava anche le lampade. Ebrei e arabi usano parole analoghe, rispettivamente zayit e zeytoun, derivanti da una radice comune, probabilmente legata al concetto di luminosità. L'ulivo è amato e rispettato dal Giudaismo, dal Cristianesimo e dall'Islam, e viene associato alla luce, al nutrimento e alla purificazione”.
Potrei riportare molti altri esempi, ma
preferisco lasciarveli scoprire durante la lettura.
Credo che ciò che renda quest'opera un
vero capolavoro sono i splendidi lavori a cura dell' illustratrice francese Lucille
Clerc. I disegni sono davvero belli: ad accompagnamento del testo, lo
completano, non solo dando una rappresentazione grafica dell'albero
all'interno del suo bosco, ma illustrando anche dettagli come le
foglie, i fiori, i frutti, che ci aiutano a riconoscere la pianta al
primo colpo d'occhio. In alcuni casi, le opere grafiche occupano
intere pagine, e vi assicuro che passerete i minuti a scrutare ogni
singolo tratto.
"Il bocciolo di ciliegio rappresenta il mono no aware, traducibile come "partecipazione emotiva alla caducità", un sentimento intrinseco alla mentalità giapponese".
Il saggio, se così si può definire,
si chiude con una nota, “dove osservare gli alberi”, consiglio
che spazia dagli orti botanici delle proprie città alle ricerche
bibliografiche (dando diversi spunti sia cartacei che online).
Il libro in Italia è curato dalla
fantastica casa editrice L'Ippocampo, che si distingue appunto per le
favolose edizioni illustrate o fotografiche di molti saggi a
carattere scientifico.
Questo libro l'ho letto obbligandomi a non superare i due-tre alberi ogni volta che riprendevo, per evitare
di finirlo in poco tempo, volevo proprio gustarmelo!
E a proposito... siamo ancora in questo limbo che è la quarantena. Io, quando sono a casa, impiego almeno un'ora a fare colazione, tradotto: le mie mattinate passate a colazionare. Vi assicuro che è possibile, come in questo caso!
Pancakes di farina
di avena e niente burro (è anche il tempo delle sperimentazioni con ingredienti diversi),
accompagnati da marmellata di mele e zenzero homemade, una tazza di
tè verde, un bicchiere di latte e tanta frutta, nello specifico avocado, fragole e
banana!
So che per chi non è abituato a mangiare al mattino, questo
si trasforma in un brunch, ma se ci pensate bene è un ottimo modo
per:
- occupare il tempo, in questo momento così fuori dal nostro quotidiano, prendendoci cura di noi
- mangiare sano
- evitare di arrivare a pranzo con una fame da lupi!
Per saperne di più:
Commenti
Posta un commento