Una nuova ospite ha accolto il nostro invito!
Lei è Maria Teresa, appassionata di libri, del simpatico paesino nelle lande (desolate) della provincia di cui siamo originarie.
Maria Teresa ci presenta addirittura tre titoli diversi (per la cronaca: siamo in tempi di quarantena - #iorestoacasa. Tradotto: tanti libri ma zero colazioni al bar), tutti accumunati da una visione comune. Quale? A voi scoprirlo...
Buona lettura!
Ci
son libri che ti tengono con l’indice drogato a voltare pagina,
altri che con leggerezza ti fanno conoscere personaggi che ti
ricordano uomini che mai avresti voluto incontrare e donne che invece
purtroppo hai incontrato. Così simili che ti chiedi se per caso le
hanno spiate a tua insaputa. Ci son libri che ancora tieni con la
copertina ormai lisa e macchiata, che appena li rivedi il cuore ti
riporta ad una età, che solo più tu hai nascosto nel profondo delle
tue cellule.
E
poi ci sono libri che ti cambiano, eccome se ti cambiano.
“Change”
di Paul Watzlawick è uno di questi.
E’
un testo tecnico ma non troppo, su come il cambiamento avvenga
spontaneamente o su come si possa provocare, specie quando vorremmo
cambiare ma non riusciamo.
“Istruzioni
per rendersi infelici”
sempre di Paul Watzalawick parla della stessa cosa, solo che lo fa in
modo buffo e un po’ burlesco, almeno sembra. Ma poi ti rendi conto
che al fondo ti porta là, dove anche l’altro andava e l’ultimo
capitolo di tutti i suoi libri per chi è attento sempre risponde
alla domanda delle domande.
“Nel
mezzo del casin di nostra vita”
di Matteo Rampin non è da meno, solo usa il linguaggio antico della
Divina Commedia di Dante. Ma si sa, le parole son come glassa che
mettiamo alle esperienze. Le esperienze brillano di realtà, le
parole cambiano nel tempo e nello spazio, ma sempre cercano di
ricondurci ad essa.
Buona
lettura, in questi tempi di cambiamento spontaneo o involontario.
E
speriamo presto in un buon cappuccino e un croissant al burro.
Maria
Teresa Ostellino
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