A colazione con... Greta - "Il treno dei bambini" di Viola Ardone

Nuovo appuntamento con l'ospite fissa Greta, che stavolta accompagna la sua recensione ad una colazione molto particolare... Ma non vi sveliamo niente di più!



Qualche mese fa un'amica mi ha consigliato di leggere 'Il Treno dei Bambini'; dal titolo mi sembrava una storia completamente diversa da quella poi descritta nel libro e così mi sono ritrovata catapultata nell'infazia di Amerigo, a Napoli nel secondo dopoguerra. 

Amerigo è un bambino vivace, che ama vivere, adora la madre, va d'accordo con tutte le comari del quartiere e ha una così grande ingegnosità da essersi inventato un gioco guardando le scarpe dei passanti: una scarpa sana, un punto; una scarpa bucata, meno un punto; senza scarpe, zero punti; scarpe nuove, stella premio.

Un giorno Maddalena, membro del partito comunista del posto, convince la madre del bimbo, Antonietta, a mandarlo per qualche tempo al nord, dove alcune famiglie sono disposte ad accogliere i bambini meno fortunati del sud Italia. All'inizio Amerigo non è convito, attraversa momenti di scoraggiamento, ma una volta arrivato a Modena, dove lo accoglierà la sua famiglia temporanea, conoscerà un mondo diverso, nuovo e stimolante ed inizierà così il suo percorso di crescita.

La particolarità che mi ha colpita di questo romanzo è il linguaggio che richiama la forma dialettale partenopea e che cresce e cambia, seguendo le evoluzioni del personaggio.
Viola Ardone narra, attraverso gli occhi puri di un bambino, una vicenda storica poco conosciuta, quella dei treni che portavano dal sud povero i bambini meno fortunati a vivere al nord all'epoca più ricco e ci fa riflettere sui valori di una società che si stava ricostruendo dopo il conflitto mondiale, un momento di grande rinascita, dove non sempre è stato facile farsi aiutare dagli altri.


Ecco la colazione!

Questa volta vi parlo di un posto molto in voga a Milano: il Rabbit Hole Cafe

E’come entrare nel Paese delle Meraglie insieme ad Alice; inizialmente ci si trova circondati da fiori e da mobili d'antiquariato riportati al loro antico splendore, poi si passa al tavolo del te del Cappellaio Matto ed infine, in fondo alle scale, si arriva al regno della Regina di Cuori, proprio come nel capolavoro di Carroll. 

Ho assaporato un delizioso dolce dalla glassa viola, la Torta Stregatto, accompagnata da un super cappuccino al pistacchio, tutto meravigliosamente delizioso!


Per saperne di più:

Il Rabbit Hole Cafe

(https://rabbitholecafe.com/)

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