A colazione con... Ilaria - "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood

Torna a trovarci Ilaria con un nuovo suggerimento di lettura, accompagnato da una bella colazione.
Ma lasciamo che sia Ilaria a raccontarci le sue impressioni su un libro che è ormai un caso editoriale. Scopritelo qui di seguito.



Il racconto dell’Ancella: che cosa fai quando tutto è proibito?
La religione, il sesso, un governo totalitario che controlla la cosa in cui ci sentiamo più liberi: scegliere con chi fare sesso e con chi fare figli. 

Tutto in questo libro è cesellato, ha un senso. L’ordine dei capitoli, che hanno titoli semplici. Notte, La spesa, Notte, Gezebele, Notte, La nascita. Ci sono tante notti perché la notte è l’unico momento in cui Offred è sola, in cui accadono le cose.

Questo libro è il tempio del verbo presente, l’unico tempo in cui Offred può vivere - il passato fa troppo male e il futuro è un enorme punto di domanda. 
Offred è un’Ancella. Una donna che può fare figli - che non è sterile, come tante - e che quindi viene assegnata a un Comandante per farli. Ha tre possibilità di averne, lei è al suo terzo Comandante. “Dammi dei figli, altrimenti muoio” è una frase della Genesi che c’è in esergo, ed è una frase che è realtà. 

Il libro è ambientato negli Stati Uniti del futuro, in cui al posto del governo democratico c’è un governo teocratico che governa gli istinti di tutti. Formalmente in difesa delle donne, vittime di molti stupri. Le donne hanno dovuto rinunciare a tutto, compreso al nome. Offred ha dovuto rinunciare a Luke - suo marito - e a sua figlia. 
Per tutta la prima parte del libro seguiamo i pochi indizi che emergono dalle parole di Offred una prima persona singolare che non ha paura di dire poco. 

È un romanzo di corpo e colori. Verdi sono i Custodi e le Marte, Rosse le Ancelle, Azzurre le Mogli. 
È un romanzo sulla libertà. 
Offred è una donna determinata a vivere, a guadagnarsi uno spazio vitale “tra gli interstizi delle storie altrui”. A differenza di Moira - la sua amica forte, quella che non si lascia spezzare, che scappa e lotta, che nella mitologia rappresenta il destino - Offred si ribella nel suo mondo interiore, sfrutta gli spazi che trova come quei materiali che si espandono nelle crepe dei muri. 

È un libro sulla lingua come luogo di libertà. Perché solo nei pensieri e parole lei è libera, così come lo è la Atwood, usando giochi di parole e una lingua potente.  

Il finale è un vero piano inclinato, a partire da quando Offred scopre che c’è una realtà alternativa, che ci sono persone che cercano di lottare, che possono proteggerla. Da lì in poi vediamo il lato nascosto di tante cose, l’altra faccia della Luna, andiamo nel negativo della realtà, sotto o dentro, nei nascondigli segreti, nei luoghi della perdizione - o della rinascita. 
Dentro gli interstizi di libertà che ognuno, anche i Comandanti, si costruiscono per sopravvivere. 

Questo libro risponde alla domanda “Che fai quando tutto ti è proibito?
E una risposta possibile è che trovi il modo di essere libero in quel centimetro di spazio vitale che è quello a cui ognuno di noi non rinuncia, anche quando gli sembra di aver rinunciato a tutto. 
Se hai amato 1984 e Fahrenheit 451, questo è il tuo libro. 

La colazione che accompagna: cappuccio di soia con brioche integrale.

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