Recensione a quattro mani - Camilla Läckberg e il giallo made in Sweden


Come molti di voi avranno notato, negli ultimi anni gli scrittori di gialli svedesi hanno spopolato, sfornando best sellers uno dietro l'altro. 

Definirli gialli forse è un po' riduttivo, visto che molti sono dei supermattoni dalle trame complicatissime e pieni di mistero.



Camilla Läckberg
non è da meno: anno 1974, ha scritto già delle serie di romanzi e diversi altri libri, tra cui un saggio per insegnare a scrivere gialli, un una serie di racconti per bambini e due libri di cucina. E non solo! E' una grande imprenditrice: è infatti proprietaria di una società di produzione musicale e di una di gioielli; inoltre si occupa, attraverso una campagna di investimenti, di sostenere i progetti di imprenditoria femminile. 

Oltre a tutte queste capacità manageriali e creative, sicuramente ci ha colpito il suo aspetto: e qui dobbiamo confessare che siamo anche noi influenzate negativamente dagli stereotipi... Jas si aspettava una simpatica vecchietta dai capelli bianchi, gli occhiali e con l'hobby della maglia. Invece è giovane e molto attraente - con questo non vogliamo dire che le scrittrici non lo debbano essere, ma Angela Lansbury alias Jessica Fletcher risponde in pieno allo stereotipo ed è nei cuori di tutti noi. Sicuramente confrontarci con questa autrice anche sotto questo aspetto ci ha fatto riflettere su certi limiti che ancora abbiamo.

Ma torniamo ai suoi libri: come dicevamo, ha scritto alcune serie gialle, di cui la prima e probabilmente la più famosa, riguarda i delitti di Fjällbacka, paese natio della scrittrice. 

Siamo riuscite a leggere solo il primo romanzo di questa serie: "La principessa di ghiaccio", edito in Italia da Marsilio nel 2003. Arrivate al termine della nostra lettura, ci siamo trovate un po’ spiazzate. Abbiamo avuto opinioni discordanti, come spesso capita, ma questa volta più che mai.


La trama è piuttosto semplice: in un piccolo paesino costiero viene ritrovata morta una donna, apparentemente suicida. Ma molti dettagli non quadrano. Chi la trova è una dei protagonisti della storia, Erica Falck, una scrittrice locale che si occupa di biografie di personaggi storici. Insieme ad un poliziotto, Patrick Hedstrom, indagherà scavando nel passato della donna, sua amica d'infanzia, della famiglia e delle persone che le erano accanto, svelando drammatici segreti. Alla storia principale si intrecciano le vicende personali dei protagonisti e di alcuni personaggi secondari.

Fede ha faticato ad arrivare alla fine del libro, fosse stato per lei l’avrebbe abbandonato già dopo le prime 30 pagine, ma poiché si trattava del blog e della responsabilità nei confronti di Jas, ha terminato la lettura, senza trovarla godibile. Jas è andata veloce tra le vicende dei protagonisti, anche se ad un certo punto ha intuito chi era l'assassino e il movente... Ecco le impressioni di Fede e Jas messe allo specchio, dove lo stesso dettaglio può dare luce a due pensieri molto diversi tra loro.

Fede si è trovata a pensare, spazientita, che il libro poteva ridursi di 1/3 e gli alberi avrebbero ringraziato! Spendere molte righe per esprimere un concetto o uno stato d’animo, sembra quasi un espediente atto ad aumentare le pagine.  Per Jas invece il vantaggio di questo approccio alla scrittura è consentire al lettore di costruire al meglio lo scenario in cui i personaggi si muovono. Ecco infatti che gli sceneggiatori della serie ispirata ai suoi romanzi, si saranno trovati avvantaggiati! E' stata realizzata nel 2012 Omicidi tra i fiordi - I gialli di Camilla Läckberg, in Italia, trasmessa in prima visione da LaEffe e da Giallo a partire dal 2014.

Potete capire che la lettura ha comunque un ritmo veloce e, nonostante le quasi 500 pagine, gli occhi scorrono rapidi tra le righe. Per certi aspetti, forse ci sono troppi dettagli che risultano poco utili alla storia o a definire i personaggi. Mentre certe immagini sono proprio del Nord Europa. 

Sul linguaggio, invece, Fede pensa che sia fin troppo semplice, senza panorami interessanti. Jas crede che questo consenta al lettore di potersi immedesimare meglio nella/nel personaggia/o di capirne il punto di vista ed empatizzare con lei/lui.

Una nota positiva: fa risaltare una critica tutt’altro che nascosta del trattamento riservato alle donne da parte degli uomini.

Altro punto interessante, poiché la protagonista è una scrittrice, si vive anche la difficoltà del processo di stesura di un libro, ci possiamo immaginare la stessa Camilla al lavoro.

Rispetto al giallo classico, alla Agatha Christie per intenderci, c'è da dire che è più complesso nell'intreccio, un thriller vero e proprio, ricco di particolari e colpi di scena uno dietro l'altro, a mescolare le carte ogni volta, così da non riuscire a svelare facilmente chi è l'assassino. 

Motivi per leggerlo? Un buon passatempo se volete distrarvi con una lettura intrigante ma non impegnativa allo stesso tempo.

Motivi per non leggerlo? Se non siete amanti delle lunghe descrizioni, potreste trovare alcuni punti un po' noiosi - ma potete fare come Fede che applicando i diritti del lettore, ha scelto di saltare alcune parti. Altro motivo... Se siete facilmente impressionabili, meglio evitare! 

Essendo l'autrice tanto prolifica, in un mese siamo riuscite a leggere solo uno dei suoi mattoncini e ad iniziarne un'altro, ma la serie prevede 10 tomi e, seppur scorrevoli, non abbiamo portato a termine la missione. 

Secondo voi, da dove nasce il successo di questa scrittrice?


Per la colazione...

Ci siamo trovate a Torino in occasione del Salone del Libro! Ah che bello!!! E ne abbiamo approfittato per fare colazione insieme!

Siamo state alla Pasticceria Siciliana Di Micci Adolfo, in corso Sebastopoli 54 - per intenderci, zona stadio Filadelfia, che consigliamo per le sue golosità, create nel laboratorio annesso, molto frequentato e amato per le specialità che serve. Se state lì anche solo per poco vi renderete conto che è un bar con un clima familiare tra i clienti fissi e i gestori, capiamo quindi che nel quartiere è molto amato!

Abbiamo preso cappuccini con cannella e due bombe caloriche: croissant alla Nutella per Jas, bombolone alla crema per Fede. La pasticceria, seguendo la tradizione, oltre ai dolci offre anche una buona varietà di salato, tra cui abbiamo visto con occhi a cuori calzoni fritti e arancini (o arancine?? Aiuto!).

Ci sarebbe piaciuto andare nel posto più svedese che conosciamo, ovvero l’Ikea, ma avendo dedicato tutto il nostro tempo al Salone, pur senza dispiacere, abbiamo dovuto abbandonare l’idea!

Dopo infatti... siamo andate a smaltire tutto camminando al Salone! 


Per saperne di più:

Sito ufficiale di Camilla Läckberg:

https://camillalackberg.se/en/

Sito della Pasticceria Micci Adolfo:

https://pasticceriasiciliana.business.site/





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