A colazione con... Greta "Le quattro casalinghe di Tokyo" di Natsuo Kirino

Pian piano riprendiamo i soliti ritmi e tornano anche le recensioni della nostra ospite fissa Greta, che ci porta ancora in Giappone, proponendoci una colazione un po' estiva. 
E così, con le sue parole, salutiamo questa estate e ci prepariamo per la prossima stagione... 



Vi parlerò ancora di un romanzo giapponese, ma questa volta è un thriller, scritto da Natsuo Kirino (una delle mie scrittrici preferite!). Ho deciso di "condividere" questo libro con voi, perché quando l'ho letto mi ha colpito tantissimo e qualche giorno fa l'ho passato al mio ragazzo, ogni tanto glielo “rubo” e rileggo qualche pezzo.

Libro non leggero ma perfettamente godibile, soprattutto se accompagnato ad una bella colazione estiva di frutta rinfrescante, come le albicocche (l'ideale per sarebbe una macedonia). Voi avete una colazione specifica che combatte l'afa estiva? O una colazione preferita per questi mesi di caldo assoluto?

'Le quattro casalinghe di Tokyo' è stato pubblicato in Giappone nel 1997 sotto il nome di 'アウト' (Out), ed in Italia sei anni dopo grazie a Neri Pozza.

Il racconto è incentrato sulle vite di quattro donne: Masako, che ormai sente di vivere in casa con due estranei, il marito e il figlio; Kuniko, insicura ed egoista, che pensa di poter comprare con oggetti materiali la sua autostima e l'amore degli altri; Yoshie, vedova, (ed) incastrata tra l'insoddisfazione della suocera gravemente malata e quella della figlia troppo occupata da sé stessa; Yayoi, il cui marito sperpera i loro pochi risparmi al gioco e in donne.

Le accomuna il sentirsi prigioniere della propria vita, con la sensazione di cadere sempre più in basso, e lo stabilimento di pasti pronti alla periferia di Tokyo dove lavorano di notte alla catena di montaggio. Per un banale incidente, e qui inizia il giallo, diventano alleate ma ciò che le unisce non è l'amicizia o l'amore, il filo conduttore sono le brutture del mondo e il denaro che le portano a isolarsi sempre di più lasciandole macerare nella sempre persistente solitudine.

Qui è descritto un Giappone molto diverso da quello che siamo abituati ad immaginarci, dove la miseria e le ingiustizie sono all'ordine del giorno, dove le persone che dovrebbero essere più vicine ed intime tra loro quasi non si vedono.


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