A colazione con Fede - Letture estive e dolci sardi

Questa estate mi sono dedicata alla lettura. Per estate intendo le due settimane di vacanza, il resto dei giorni che vanno sotto questa etichetta, sono per me solo momenti di attesa sudaticcia, non contano.

Letture sull'amaca, al mare, sulla sabbia, sugli scogli, in campeggio, al ristorante appena il mio compagno andava al bagno...

Leggevo finchè non mi veniva la nausea:

"Jules e Jim" di Henri-Pierre Roché, acquistato alla libreria AcquaAlta insieme a Jas durante il nostro viaggio a Venezia. "L'amica geniale" di Elena Ferrante, il primo volume, preso in prestito dalla biblioteca.

Iniziamo con Jules e Jim.

Attenzione!! Contiene Spoiler!! Fermati qui, passa direttamente alla colazione!! Anche se parliamo di una storia talmente famosa che è come spoilerare che Romeo e Giulietta alla fine muoiono (ops!). Mi sembrava di leggere un resoconto talvolta distaccato (forse la terza persona usata?) dei rapporti che si creano tra i due amici, ed eventuali altre donne, in particolare una, Kathe. Kathe e Jules, Kathe e Jim. Jules che diventa un guardiano della loro relazione, uno spettatore ora diplomatico, ora inerme, fino alla fine. 

PERCHE' LEGGERLO? 

Se siete persone che cercano sempre l'equilibrio: cosa succede se ci si abbandona totalmente? Viviamo una storia d'amore decisamente cinematografica, "romantica" nel senso di assenza di razionalità. Talvolta avrei voluto portare i protagonisti da un terapista, piuttosto che continuare a leggere "l'irreparabile". In questo libro viene decisamente rivalutato il concetto di relazione monogama. Kathe è una donna che vive tutto fino in fondo, brucia, consuma, non si accontenta delle mezze misure, l'ho ammirata, essendo io una persona che si muove solo in punta di piedi. Fitto di frasi da rileggere. O per voi socialmidiamenaggger di provincia, da copiare nelle didascalie dei tramonti su Instagram (no,dai). Avete visto il film del 1963 di Truffaut? Potete recuperare qui:  

Jules e Jim


L'amica geniale.

Fa parte di quella categoria di best seller a cui fatic(o)avo ad avvicinarmi.

Ho letto il primo volume.

Mi ha preso in una maniera inaspettate. Chi delle due è l'amica geniale? Due entità allo specchio, si sfidano, si rincorrono, si superano. La forza della loro vicinanza. Il teatro intorno, il linguaggio, la vita difficile. Non vedo l'ora di leggere gli altri. Era tanto che non trovavo un romanzo in cui perdermi totalmente. A volte avevo bisogno di pause, ma mentre ero lontana pensavo ai personaggi come a persone vere. Chissà se X avesse fatto così, detto così, se non fosse andata lì. Non mi resta che continuare la lettura.


PERCHE' LEGGERLO? Per capire lo slancio della sua diffusione. Oltre alla storia ricca di sviluppi, oltre al ripercorrere gli anni del dopoguerra, come poteva essere la vita dei nostri genitori o nonni, per me è stato il piacere della lingua italiana, con una leggera sfumatura di dialetto. Le parole messe in fila una dietro l'altra, la potenza delle immagini create. Il rendermi conto di non essere in grado di utilizzare così bene uno strumento che uso quotidianamente, il mio vocabolario ristretto. Sono attualmente al secondo volume e non mi sta deludendo. Sono invece meno predisposta verso l'adattamento televisivo: 

L' amica geniale  

COLAZIONI 

Le colazioni scelte sono dolci sardi, souvenir delle vacanze. La maggior parte dei dolci sardi sono fatti di mandorle e miele. Per queste colazioni ho scelto invece le sebadas, "girasoli" di impasto ripieni di formaggio, da friggere e condire con abbondanti cucchiaiate di miele, o zucchero, a piacere. L'ho abbinato a "L'amica geniale". 

                                                    

Le pardulas, le formagelle, sono dolci pasquali a forma di "stella": una sfoglia di pasta circonda il ripieno di ricotta. Le mie preferite di sempre arrivano da una pasticceria in cui i miei vanno abitualmente. Ne ho preso un intero vassoio e una volta tornata ne ho distribuito la metà e congelato quel che restava per i momenti nostalgia. La forma creata dalla pasticceria Rosy Bon Bon di Carbonia è forse insolita, ma per me ormai normale.




Ringrazio la mitica zia sarda che mi regala sempre i gadget della Sardegna ❤️

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