A colazione con Jas - Roberto Vecchioni e il Caffè Università



Roberto Vecchioni è conosciuto principalmente come cantautore. Nella mia testa è classificato come quella generazione di cantanti che hanno segnato la storia della musica leggera italiana, ma che sento distante, non della mia generazione. Li associo a quella dei miei genitori, non solo il loro modo di cantare ma anche per i temi che trattano, credo siano più vicini a loro che a me.
Devo essere sincera: del cantante conosco ben poco. Roberto Vecchioni scrittore, invece... che rivelazione!!
Ho letto d'un fiato due dei suoi libri, “La vita che si ama” e “Lezioni di volo e di atterraggio”. L'unica parola che mi esce spontanea è: wow!
E vi parlo proprio dell'ultimo libro, “Lezioni di volo e di atterraggio”. Già nel titolo ci anticipa quale vuole essere l'intento: dei momenti di confronto e di crescita, di conoscenza del mondo, cercando modi per affrontarlo.

Sono
brevi racconti, episodi che raccontano le lezioni di un professore di latino e greco ai suoi studenti, dai nomi subito riconoscibili (e da qui partono gli omaggi all'arte, alla musica, alla cultura in generale). Sono lezioni particolari, “giornate di follia”, in cui invita i suoi studenti a riflettere, a scavare fino in fondo per capire la verità, per andare oltre alla materia, all'ovvio, a ciò che si vede, cercare quello che è nascosto, che c'è dietro.

I racconti sono un misto di filosofia, poesia, fede, invito alla vita e elogio del quotidiano. E' magia.
Il tutto viene descritto con una franchezza, un'umiltà incredibile. Vecchioni scrittore è geniale.
Leggerlo è come averlo davanti e parlarci: il professore che fa i suoi ragionamenti, che ti porta da un pensiero ad un altro e tu lo segui e in questi voli scopri la vita.
E' una bellissima chiacchierata con un vecchio amico dalla grande cultura, una di quelle persone che non smetteresti mai di ascoltare.

I racconti migliori sono “Radici”, per gli amanti della linguistica: un esempio perfetto del pensiero che da astratto si fa concreto e poi dalla concretezza di nuovo alla filosofia, con ipotesi di quello che sarebbe potuto essere, in un'osteria a cena. La nascita delle parole, spiegata tra una birra e l'altra.
Poi ci sono i racconti omaggio a Alda Merini e Fabrizio De André: soprattutto per quest'ultimo, non mi aspettavo un'analisi così sincera e appassionata, un riconoscimento da professionista a professionista, con molta ammirazione.
"Non si trovano immagini come 'mercante di luce' o 'l'amore che strappa i capelli' se non ti sfianchi i nervi, non ti sfibri, non anneghi in un universo di segni che figliano parole, parole da leggere, rileggere, far proprie, perché tue sono, tu le hai risuscitate, non puoi trovarle se non sei poeta di tutti i poeti."
Credo che i suoi libri rispecchino a pieno l'uomo dietro allo scritto: onesto e buono d'animo, una persona semplice e salda, dai forti valori morali, che si percepiscono dalle prime parole.
Le sue storie fanno bene al cuore.
Una piccola nota sulla copertina: foto molto bella di Monica Quintana, che credo rispecchi a pieno il messaggio del libro. Ottimo lavoro della casa editrice Einaudi, curato nei minimi particolari.


La colazione è stata da asporto, ahimé! In Piemonte siamo nuovamente in zona arancione, che vuol dire: niente consumazioni seduti, sob!

Così vi invito a una prima esplorazione take away del Caffè Università, che si trova in San Salvario a Torino, precisamente all'angolo tra corso Marconi e Via Madama Cristina.
Perché questo bar? I motivi sono tantissimi.

Anzitutto è un locale grande, dotato un bel dehors che nelle giornate di sole, nonostante il traffico, è molto piacevole. Dentro è moderno, elegante e molto accogliente. Anche la scelta dei colori e degli arredi danno l'idea di un posto pulito e alla moda, originale. Da notare i cartelloni decorativi appesi alle pareti che descrivono il caffè, la sua produzione e le preparazioni, una curiosità utile per gli appassionati. 
Nota importante per l'asporto: intorno alle vetrine ci sono dei piccoli scaffali per poter consumare il caffè appoggiandosi un momento... 

Passiamo allo staff. Guidati da Alessandro, il titolare, la squadra al completo è composta da tanti professionisti, e questo garantisce un ottimo servizio: veloce ed efficiente. I ragazzi sono attentissimi, si prendono cura dei clienti senza eccezioni e sono di una gentilezza e disponibilità che non puoi fare altro di pensare: ci torno! E poi sono sempre sorridenti e simpaticissimi, che di questi tempi serve!! Già solo per questo vale la pena frequentarlo.

Ma poi vogliamo parlare dei prodotti? Spoiler: i croissant sono prodotti dalla loro pasticceria.
Io sono terribilmente abitudinaria, quindi al solito cappuccio e croissant. Ma qui, al Caffè Università, ho scoperto il croissant con il ripieno di cioccolato bianco. Che goduria!! 
Normalmente non mangio croissant al cioccolato perché difficilmente ne trovo di soddisfacenti, men che meno al cioccolato bianco. Ma questo vi assicuro che è una favola! 
Si capisce al primo morso che sono di produzione artigianale, fatti in giornata e con ingredienti buoni e freschi. Il cioccolato, nonostante la quantità, non nausea anzi, una volta finita la tentazione di prenderne un secondo è forte... La vetrina dei croissant è piuttosto grande e la scelta è ampia, da provare tutti gusti.

E il cappuccino? A regola d'arte! Una buona quantità di schiuma ben fatta, temperatura giusta e la qualità del caffè ottima (la scelta cade su Costadoro, azienda piemontese conosciuta proprio per l'attenzione alla qualità delle sue miscele e con cui il Caffè Università collabora da molti anni). Questo grazie all'esperienza e alla conoscenza di Marco, che troverete alla preparazione dei caffè e che vi potrà spiegare tutti i segreti di questa bevanda. Ad esempio, lo sapete che un caffè per essere perfetto deve seguire la regola delle 4 M? O quanto sia fondamentale la fase della tostatura? Per non parlare di tutte le innovazioni che ci sono nel settore e che da clienti distratti non conosciamo! Io l'ho scoperto grazie a una super chiacchierata con lui, ma ve ne parlerò meglio nel prossimo articolo sulla colazione all'italiana.

Intanto, durante la telefonata, ho confermato un pensiero: la passione per il proprio lavoro porta a grandi risultati. 

Come dicevo, sono terribilmente abitudinaria. Ma consiglio per esperienza personale (ogni tanto ci provo a cambiare!) la scelta delle monoarabiche presenti al banco: vengono da diversi paesi e vi lasceranno in bocca uno spettro di sapori unici, e potrete approfittare delle spiegazioni direttamente da un esperto del caffè! 

Passiamo alla vetrina dei panini e dei piatti caldi/freddi: non ci ho ancora mangiato, ma passandoci davanti l'acquolina in bocca viene eccome! 
Credo che in tempi meno bui ci fosse anche un momento aperitivo alquanto gettonato, almeno la scelta di alcolici dietro al bancone e le numerosissime recensioni su TripAdvisor mi fanno pensare a spritz e cocktails accompagnati da piattini di assaggi vari, da consumare comodamente seduti nel dehors, dopo una giornata di lavoro...

Ad ogni modo, iniziate a frequentarlo ora per tornarci quando potremo di nuovo sederci comodamente al tavolo e godere del sole e della fantastica colazione.


Per saperne di più:
Sito ufficiale Roberto Vecchioni

Profili IG Caffè Università


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