Roberto Vecchioni è conosciuto
principalmente come cantautore. Nella mia testa è classificato come
quella generazione di cantanti che hanno segnato la storia della
musica leggera italiana, ma che sento distante, non della mia
generazione. Li associo a quella dei miei genitori, non
solo il loro modo di cantare ma anche per i temi che trattano, credo siano più
vicini a loro che a me.
Devo essere sincera: del cantante
conosco ben poco. Roberto Vecchioni scrittore, invece... che rivelazione!!
Ho letto d'un fiato due dei suoi libri,
“La vita che si ama” e “Lezioni di volo e di atterraggio”.
L'unica parola che mi esce spontanea è: wow!
E vi parlo proprio dell'ultimo libro,
“Lezioni di volo e di atterraggio”. Già nel titolo ci anticipa
quale vuole essere l'intento: dei momenti di confronto e di crescita,
di conoscenza del mondo, cercando modi per affrontarlo.
I racconti sono un misto di filosofia,
poesia, fede, invito alla vita e elogio del quotidiano. E' magia.
Il tutto viene descritto con una
franchezza, un'umiltà incredibile. Vecchioni scrittore è geniale.
Leggerlo è come averlo davanti e
parlarci: il professore che fa i suoi ragionamenti, che ti porta da
un pensiero ad un altro e tu lo segui e in questi voli scopri la
vita.
E' una bellissima chiacchierata con un
vecchio amico dalla grande cultura, una di quelle persone che non
smetteresti mai di ascoltare.
I racconti migliori sono “Radici”,
per gli amanti della linguistica: un esempio perfetto del pensiero
che da astratto si fa concreto e poi dalla concretezza di nuovo alla
filosofia, con ipotesi di quello che sarebbe potuto essere, in
un'osteria a cena. La nascita delle parole, spiegata tra una birra e
l'altra.
Poi ci sono i racconti omaggio a Alda
Merini e Fabrizio De André: soprattutto per quest'ultimo, non mi
aspettavo un'analisi così sincera e appassionata, un riconoscimento
da professionista a professionista, con molta ammirazione.
"Non si trovano immagini come 'mercante di luce' o 'l'amore che strappa i capelli' se non ti sfianchi i nervi, non ti sfibri, non anneghi in un universo di segni che figliano parole, parole da leggere, rileggere, far proprie, perché tue sono, tu le hai risuscitate, non puoi trovarle se non sei poeta di tutti i poeti."
Credo che i suoi libri rispecchino a
pieno l'uomo dietro allo scritto: onesto e buono d'animo, una persona semplice e
salda, dai forti valori morali, che si percepiscono dalle prime
parole.
Le sue storie fanno bene al cuore.
Una piccola nota sulla copertina: foto
molto bella di Monica Quintana, che credo rispecchi a pieno il
messaggio del libro. Ottimo lavoro della casa editrice Einaudi,
curato nei minimi particolari.
La colazione è stata da asporto,
ahimé! In Piemonte siamo nuovamente in zona arancione, che vuol dire: niente
consumazioni seduti, sob!
Così vi invito a una prima
esplorazione take away del Caffè Università, che si trova in San
Salvario a Torino, precisamente all'angolo tra corso Marconi e Via
Madama Cristina.
Perché questo bar? I motivi sono
tantissimi.
Anzitutto è un locale grande, dotato
un bel dehors che nelle giornate di sole, nonostante il traffico, è
molto piacevole. Dentro è moderno, elegante e molto accogliente.
Anche la scelta dei colori e degli arredi danno l'idea di un posto
pulito e alla moda, originale. Da notare i
cartelloni decorativi appesi alle pareti che descrivono il caffè, la sua produzione e le preparazioni,
una curiosità utile per gli appassionati.
Nota importante per l'asporto: intorno alle vetrine ci sono dei piccoli scaffali per poter consumare il caffè appoggiandosi un momento...
Passiamo allo staff. Guidati da Alessandro, il titolare, la squadra al completo è composta da tanti professionisti, e questo garantisce
un ottimo servizio: veloce ed efficiente. I ragazzi sono attentissimi,
si prendono cura dei clienti senza eccezioni e sono di una gentilezza
e disponibilità che non puoi fare altro di pensare: ci torno! E poi
sono sempre sorridenti e simpaticissimi, che di questi tempi serve!!
Già solo per questo vale la pena frequentarlo.
Ma poi vogliamo parlare dei prodotti?
Spoiler: i croissant sono prodotti dalla loro pasticceria.
Io sono terribilmente abitudinaria,
quindi al solito cappuccio e croissant. Ma qui, al Caffè Università, ho scoperto il croissant con il ripieno di
cioccolato bianco. Che goduria!!
Normalmente non mangio croissant al
cioccolato perché difficilmente ne trovo di soddisfacenti, men che
meno al cioccolato bianco. Ma questo vi assicuro che è una favola!
Si capisce al primo morso che sono di produzione artigianale, fatti in giornata e
con ingredienti buoni e freschi. Il cioccolato, nonostante la
quantità, non nausea anzi, una volta finita la tentazione di
prenderne un secondo è forte... La vetrina dei croissant è
piuttosto grande e la scelta è ampia, da provare tutti gusti.
E il cappuccino? A regola d'arte! Una
buona quantità di schiuma ben fatta, temperatura giusta e la qualità
del caffè ottima (la scelta cade su Costadoro, azienda piemontese
conosciuta proprio per l'attenzione alla qualità delle sue miscele e
con cui il Caffè Università collabora da molti anni). Questo grazie all'esperienza e alla conoscenza di Marco, che troverete
alla preparazione dei caffè e che vi potrà spiegare tutti i segreti
di questa bevanda. Ad esempio, lo sapete che un caffè per essere
perfetto deve seguire la regola delle 4 M? O quanto sia fondamentale
la fase della tostatura? Per non parlare di tutte le innovazioni che
ci sono nel settore e che da clienti distratti non conosciamo! Io
l'ho scoperto grazie a una super chiacchierata con lui, ma ve ne parlerò meglio nel prossimo articolo sulla colazione all'italiana.
Intanto, durante la telefonata, ho
confermato un pensiero: la passione per il proprio lavoro porta a
grandi risultati.
Come dicevo, sono terribilmente
abitudinaria. Ma consiglio per esperienza personale (ogni tanto ci
provo a cambiare!) la scelta delle monoarabiche presenti al banco:
vengono da diversi paesi e vi lasceranno in bocca uno spettro di
sapori unici, e potrete approfittare delle spiegazioni direttamente da un esperto del caffè!
Passiamo alla vetrina dei panini e dei piatti
caldi/freddi: non ci ho ancora mangiato, ma passandoci davanti l'acquolina in bocca viene eccome!
Credo che in tempi meno bui ci fosse anche un momento aperitivo alquanto gettonato, almeno la scelta di alcolici dietro al bancone e le numerosissime recensioni su TripAdvisor mi
fanno pensare a spritz e cocktails accompagnati da piattini di assaggi vari, da consumare comodamente seduti nel
dehors, dopo una giornata di lavoro...
Ad ogni modo, iniziate a frequentarlo
ora per tornarci quando potremo di nuovo sederci comodamente al tavolo e godere
del sole e della fantastica colazione.
Per saperne di più:
Sito ufficiale Roberto Vecchioni
Profili IG Caffè Università
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