Recensione a quattro mani - "Novelle fatte a macchina" di Gianni Rodari

Perchè dicembre è proprio Gianni Rodari
È il mese in cui di solito si ha un po' più di tempo libero da passare in famiglia, si può tornare un po' indietro, anche se sappiamo che quest'anno non sarà così per tutti, e non nello stesso modo. 

Innanzitutto, avevamo di nuovo due edizioni differenti, o meglio Jas sta disperatamente cercando la sua, mentre in quella di febbraio 2020 acquistata da Fede hanno fatto una scelta ben specifica:

Le novelle qui pubblicate sono uscite per la prima volta sul quotidiano "Paese Sera" nel biennio 1972 - 73; sono state poi raccolte dallo stesso Rodari -insieme ad altre qui tralasciate per i numerosi riferimenti, oggi difficilmente comprensibili, a personaggi e situazioni di quegli anni - nel volume Novelle fatte a macchina (Torino, Einaudi, 1973). 

Lo sbigottimento di Jas. Perché lei sta cercando un' edizione con una copertina specifica, uscita tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli '80... e ha capito e riso tanto. 
Questo dimostra che è una donna d'altri tempi?? O forse ha solo qualche problema con la tecnologia... A proposito di tecnologia, per la rilettura di questo libro si è affidata nuovamente alla biblioteca, ma stavolta l'ha ascoltato direttamente da MLOL - Media Library 
Per ascoltare l'audiolibro, basta essere iscritti, accedere facendo il login e il gioco è fatto. 

Quell'edizione in particolare ricordava a Jas la sua infanzia, il libro che ha preso e ripreso più volte in prestito dalla biblioteca, che leggeva e rileggeva, che hanno letto sua sorella e i suoi genitori (sì, Rodari è un affare di famiglia!). Così Jas tira fuori un pò di romanticismo, ogni tanto...
Fede è certa di aver incontrato qualcosa sulle antologie scolastiche, ma sicuramente non aveva dei libri di Rodari nella sua libreria, è stata un po' una scoperta!

Sul retro della copertina dell'edizione di Fede ci tengono a specificare che lo scrittore "non intende dare lezioni né trasmettere nozioni". Eppure...
Ambienta i racconti in città ben specifiche,  non in "paesi lontani lontani". A Fede questo già sembra un bell'intento, ma bello perché non è pedante: magari spinge bambini o adulti, ad aprire l'atlante o Google maps (i potenti mezzi moderni!) e cercare la data città.
Caratterizza i protagonisti rendendoli unici e anche un pò esagerati, eccentrici, come il commendator Mambretti o il professor Terribilis, o i gemelli Marco e Mirko.
Sono novelle per bambini, sì, ma effettivamente si capisce la differenza rispetto alle favole di Esopo. Alcuni personaggi avrebbero avuto una fine ben diversa, come la scolara che copiava gli appunti sui Promessi Sposi da un quadernino misterioso. Un fine educativo ed innovativo interessante possiamo trovarlo in "La bambola a transistor", dove la nipote riceve in regalo una bambola manomessa dallo zio e si ritrova così a riflettere sui ruoli di genere. Alcune riflessioni possiamo farle in pieno da grandi.

Nei suoi libri può succedere di tutto, dall'innamorarsi di una motocicletta, a trasformarsi in animali, ad andare indietro nel tempo per cambiare la storia, all'avere doti che hanno del sovrannaturale... e chiunque (uomini, donne, bambini, anziani, animali, oggetti di ogni tipo) può diventare il protagonista di una fantastica avventura, senza escludere nessuno.

Cosa colgono dell'ironia i bambini? Forse poco, forse molto. Jas ricorda che ha riso tanto, da piccola come ora. E ce n'è sempre bisogno.
Da riassaporare a tutte le età.

E LA COLAZIONE??? 
Già... Avremmo voluto fare colazione insieme, magari scoprendo una nuova caffetteria tra Torino e Milano, esplorare nuove terre e nuovi gusti, invece...
Invece aspettiamo tempi migliori, che arriveranno. E in questa attesa proviamo ad immaginare i cappuccini, i croissants ripieni, tazze di té verde e biscotti alla cannella o allo zenzero, cioccolate calde e paste di meliga, caffé americani e cinnamon rolls, churros, muffin dolci e salati, cannelés, baci di dama e pasticcini vari, torte di mele, al limone, alla ricotta, al cioccolato e cheesecake, toast all'avocado. al formaggio o col pomodoro, uova strapazzate, focacce e pizzette... 
Nell'attesa... ci facciamo venire l'acquolina in bocca!

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