Recensione a quattro mani - "Fantàsià", una raccolta di racconti per ASROO

La recensione di oggi riguarda un testo che intraprende strade insolite per le autrici di questo blog. Esploriamo il mondo della fantasia dedicato alla fascia bambini-adolescenti. 
Come mai?
Siamo state contattate da uno degli autori per la diffusione dell' iniziativa, e noi nel nostro piccolo,  siamo contente di fare da eco al progetto.
Otto autori hanno unito le loro forze per creare una raccolta di racconti il cui ricavato andrà a sostenere le attività di ricerca sul Retinoblastoma di Asroo, Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare.

Vi indichiamo brevemente cos'è Asroo e cosa fa:
"ASROO – Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare è nata il 27 aprile 2010 per iniziativa di medici e biologi del Centro di riferimento del Retinoblastoma, dell’Unità di Oftalmologia e della Sezione di Biochimica del Dipartimento di Medicina Interna Scienze Endocrino Metaboliche e Biochimica di Siena, che già da alcuni anni stanno collaborando per un progetto di ricerca sul retinoblastoma.

Il retinoblastoma è il tumore maligno oculare più frequente in età pediatrica. Statisticamente colpisce annualmente la retina di un bambino ogni 20mila nati vivi; può svilupparsi sia ad un solo occhio che ad entrambi. I primi segni e sintomi sono riscontrati in bambini di età inferiore ai 3 anni. Nel 40% dei casi è ereditario."

L’Associazione si prefigge le seguenti finalità: migliorare le conoscenze medico-scientifiche nel vasto campo dei tumori oculari; migliorare la qualità dei servizi offerti ai pazienti; diffondere e divulgare le conoscenze scientifiche raggiunte nel settore attraverso opuscoli distribuiti negli ospedali, negli studi medici, nelle manifestazioni pubbliche quali seminari e convegni; sostenere tramite raccolta di fondi il miglioramento dei centri specialistici dedicati attraverso la donazione di apparecchiature scientifiche.

Nasce così Fantàsià, e questi sono gli autori che gratuitamente hanno prestato la loro parola: Aharan Lee, Elena Panzera, Giorgia Sbuelz (già vincitrice del concorso “Una fiaba per Asroo”), Greta Guerrini, Maggie van der Toorn, Monica Serra, Silvia Bruni e Stefano Labbia (ideatore del progetto).




Ed ecco qui la nostra opinione a riguardo!
Iniziando con Fede, cosa ne pensi?

F: "Fantàsià è una raccolta di 8 autori, 8 stili e 8 punti di vista diversi.

Leggerla, mi ha riportato su è giù tra i ricordi, dalla mia infanzia all’ adolescenza: i racconti sono dedicati a fasce di età diverse. Se avessi avuto io in mano un testo del genere a 8-10 anni, alcune situazioni non le avrei potute sentire familiari, immagino, ma avrei potuto riscoprirle più in seguito! Quindi è un libro che possiamo portarci avanti negli anni, possiamo crescere insieme!

Con Ponzio Paponzio, ho ricordato in primo luogo i puffi, per via del linguaggio (ok, qui spalanchiamo la porta dei ricordi, le collezioni delle sorprese degli ovetti kinder, gli ovetti kinder stessi che mi sembravano sublimi all'epoca!!), ed anche le letture dell'infanzia tanto di "morale" finale!

Il cacciatore di Urbenach… mi ha fatto rispolverare manga e gli anime della mia adolescenza! Problemi di adolescenti su sfondo fantasy. Ora non leggo più fantasy, mi sembra che non abbia niente a che fare con la mia vita reale. Eppure...riconoscerci con un personaggio di fantasia ci fa sembrare improvvisamente più reale e vicina la situazione. Inizi con il non avere niente a che fare, finisci con l'identificartici, aggancio che diventa ancora più forte.

Di alcune storie avrei desiderato approfondimenti qua e là, ci si potrebbero sviluppare interi romanzi e saghe (vedi Il cacciatore di Urbenach).

Qualcuno in maniera più celata, qualcuno in maniera più esplicita, tutti cercano di portare un messaggio, di dire a bambini e ragazzi che ci sono personaggi in cui possono identificarsi, scoprire punti di vista differenti da cui guardare i loro problemi, crescere e superarli. O almeno imparare a gestirli."



Ed ora è il turno di Jas:


J: "Come anticipato da Fede, di solito le nostre letture toccano altri generi. A volte mi capita di riprendere in mano narrativa per ragazzi, ma sono una vecchia romantica e rispolvero le storie che hanno accompagnato la mia infanzia (i grandi classici come Rodari, ad esempio).


Ho trovato in "Fantàsià" una lettura scorrevole e piacevole: le varie storie, seppur molto differenti tra loro, riescono a catturare l’attenzione di chi legge e invitano ad immedesimarsi con i personaggi principali. 

Le avventure descritte sono incredibili, vicino a quello che una mente fervida e priva di limiti, come quella dei bambini, può inventare. 

Ogni autore riesce a rendere unica la storia che racconta con il proprio stile, ed è un bell'esercizio saltare da un mondo ad un altro e confrontarsi con i diversi punti di vista.


Per una questione di gusti, mi sono piaciute molto le storie di Elfa e di Lulù, con le quali è stato facile immedesimarsi. 

Nella vicenda di Santa Claus, invece, ho apprezzato l’idea di mescolare elementi fantastici con la realtà (il collaboratore che si può trasformare in gatto, ad esempio) e in parte mi ha ricordato quell’alone di magia quotidiana che è tipico della letteratura ispanoamericana.


Mi piace inoltre l’idea che si spinga il/la giovane lettore/rice ad andare oltre la paura, a mettersi in gioco, a cogliere le sfide che ci si pongono davanti. 


Altro punto a favore: le storie hanno contesti contemporanei, anche quando sono luoghi inventati, risultando così adatti al nostro tempo e vicini a chi legge. 

Nonostante partano dall’idea della favola classica, hanno diversi elementi innovativi che rendono questa raccolta coinvolgente, divertente e moderna: ammiro molto il fatto che riesca a rispondere alle esigenze del suo pubblico, sia per quanto riguarda i temi toccati (la capacità di ascolto e l'empatia), sia per l'ambientazione e lo stile.  


Per concludere, se cercate dei racconti contemporanei da regalare a dei/delle giovani lettori/lettrici, sicuramente in "Fantàsià" troverete degli ottimi spunti."


Ricordiamo che acquistando questa raccolta, non solo farete un bel regalo ma sosterrete una buona causa.




La nostra firma è l'abbinamento di un libro ad una colazione e anche in questo caso vi raccontiamo una nostra colazione di qualche anno fa...

A parlare di ricordi e avventure ci sembrava divertente condividere questo nostro ricordo, che è stato una vera e propria avventura: due giorni (intensi!!!) da wannabe panettiere!

Correva l'anno... ehm... erano giornate belle, di sole, quindi se la memoria non mi gioca brutti scherzi presumibilmente primavera/estate/autunno e non ricordo per quale motivo ma ci siamo messe in testa di fare a casa dei croissants alla maniera francese (ovvero: burroooooo).

La ricetta sembrava semplice e alla portata di chiunque (anche di chi, come Jas, odia cucinare). La mamma di Fede ha gentilmente messo a disposizione la cucina (credo che abbia trovato farina in giro per i giorni a seguire). 
Il primo giorno l'abbiamo passato ad impastare, mettere a riposo e reimpastare i vari kg di burro impanati nella farina. Ricordo che seguivamo passo passo la ricetta, trovata su internet, proprio perché tra le varie indicazioni, la possibilità di errore (e di fallimento totale dell'impresa con gravi conseguenze per la nostra reputazione) era alta. 

Dopo un impegnativo pomeriggio di lavoro, abbiamo calcolato i tempi per i passaggi successivi alle 12 ore di riposo richiesto e ci siamo ritrovate all'alba (sul serio!) il giorno dopo, per infornare e finalmente gustarci i favolosi croissants fatti con le nostre mani!

Eravamo stanche e assonnatissime ma allo stesso tempo eccitate dal possibile risultato: se fossero venuti bene, avremmo fatto croissants per il resto dei nostri giorni!
Volete sapere com'è andata a finire?



Per approfondimenti:

Se volete saperne di più sull'associazione:

Se volete acquistare "Fantàsià":

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