A colazione con... Greta - "Kafka sulla spiaggia" di Haruki Murakami

Ancora una recensione vostra, di cui siamo deliziate! 
Questa è la volta di Greta, che si presenta da sé:

"Mi chiamo Greta e penso che ogni fase della vita porti ad una nuova epifania.
Sono irrimediabilmente affascinata dal Giappone, dalla sua cultura tradizionale, ma anche da quella pop, più moderna. Durante la quarantena mi diletto in due attività: a saltare la corda e a realizzare collage, la prima per far finta di tenermi in forma e la seconda per modellare un mondo più colorato. Quando ho un po' di tempo mi piace leggere e fantasticare.

La mia vita si divide in due parti: quella in cui facevo colazione con latte e cereali, e l'attuale, dove alla mattina mi ricarico con la tazza di te e biscotti al cioccolato."

Ed ecco la sua recensione di "Kafka sulla spiaggia"... 
Buona lettura!





Ho letto questo libro per la prima volta circa 6 anni fa ed è grazie alla sua storia che ho rotto il ghiaccio con la narrativa di Haruki Murakami (riconosciuto come uno dei più grandi scrittori giapponesi viventi).
Il romanzo descrive realisticamente, sfociando sempre più verso il fantastico, il viaggio e il percorso di crescita parallelo di due individui: un ragazzo di 15 anni, che si fa chiamare Kafka, e un vecchio, Nakata, ingenuo come un bambino.

Entrambi ad un certo punto della loro esistenza decidono, per motivi diversi, di scappare da Tokyo, non si incontreranno mai, ma conosceranno molte altre persone interessanti e particolari.

Le vicende dei due protagonisti sono tra loro in relazione, cesellate fin dal principio in una strana profezia; ma, come in tutte le opere di Murakami, non si capiscono mai fino in fondo i vari collegamenti presenti se non dopo un'accurata riflessione.
"Kafka sulla Spiaggia" mi ha fatto capire che ci sono vari livelli di conoscenza e modi di azione nella vita, in ciò che realizziamo e che ci circonda, e che di solito non cogliamo; può essere interessante sforzarsi di cercare il filo conduttore del tutto.

Questo romanzo si potrebbe definire come il più emblematico dello stile di Murakami, dove realtà e immaginazione giungono a creare una terza dimensione completamente nuova.

Colazione

Capitano quei giorni -non solo durante questa quarantena- in cui ci si sveglia più tardi del solito e, se ci si affaccia alla finestra con una bella tazza di te bollente, ci si sente irradiati di positività. Anche solo incontrare i raggi caldi del sole sulla pelle ci fa sentire parte del tutto e si prova benessere.


Greta Fanti

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