A colazione con Fede - Le coincidenze dell' estate. Il Banlieu, conoscere Milano.

Le coincidenze dell' estate, di Massimo Canuti. Lo so che siamo a dicembre e questo titolo suona anacronistico ma ne traggo due aspetti positivi: la salvezza di non vivere il caldo asfissiante di Milano, e al contempo la sensazione di calore immaginato, considerato che è tempo di calzettoni e scaldavita (giapponese).
La copertina mi chiama, pungola il mio eterno conflitto con questa città: Milano la odio o la amo? Non so, ma mi piace riconoscere luoghi e vie sulla carta.
La storia potrebbe essere brevemente riassunta così: un giovane adolescente condivide amicizie inaspettate con personaggi (anziani) bizzarri in una piccola avventura, attraversa conflitti familiari e di identità.
Di per sè non è una trama emozionante. Eppure se io fossi un'insegnante di scuola media, o un genitore lo farei leggere sicuramente.
Alcuni dei personaggi non puoi non amarli, il libro scorre via veloce, un bel romanzo era quel che cercavo dopo tanti saggi. Quel giusto pizzico di ironia, i pensieri dei personaggi che permettono l'identificazione,  l'intreccio con fatti correlati alla realtà. 
L'aspetto principale che mi ha colpito è  l'integrazione con elementi grafici diversi (da p.195), le lettere delle parole usate in ripetizione, come suoni che escono dalla carta per rendere viva la sensazione. L'introduzione di fotografie, come folgorazioni. Sembra di essere davvero nei panni del personaggio, di avere la sua percezione, di vivere con lui quel momento particolare.
Se dico che questa cosa è geniale sembrerà eccessivo, l'autore non si è inventato nulla che già non esista, ma l'ha fatto proprio bene, questo è il valore definitivo.
Lieto fine, qualche momento un po' prevedibile, ma non poteva essere diversamente.


Ho associato il libro ad un bar molto carino che frequentavo verso Inganni sulla M1 ("la rossa"), un'oasi in una zona che sa proprio di periferia, una periferia che potrebbe essere ovunque, fatta di sporadiche risse con accoltellamenti. Una zona piacevole insomma. (Mi piace esagerare, è successo solo una volta, ma gli interventi della polizia non posso dire siano mancati in un anno di vita lì. In compenso non mi è mai capitato nulla, è una zona di Milano comoda per vivere, con più parchi vicini e la metropolitana che in 20 minuti porta in centro. Inoltre ho potuto conoscere delle persone meravigliose che spero mi porterò dietro per tutta la vita)
Il bar si chiama Banlieu, spicca per la cura dell'arredamento, accoglie dalla mattina, ci si può anche pranzare e ritrovare a sera con amici, spizzicando taglieri e panini/toast stuzzicarelli. Chiuso il lunedì sfortunatamente. Ci si può andare per rimanere anche qualche ora in tranquillità a leggere, con un sottofondo musicale che non delude mai, c'è anche un ottimo divanetto e sembra di essere stati invitati in un salotto accogliente. Ogni tanto torno in zona per andare ad assaporare quell'atmosfera, o forse rivivere momenti di quel pezzo di vita lì.






Massimo Canuti

http://www.massimo-canuti.it/

Cafe Banlieu

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