Recensione a quattro mani - l'amore per i viaggi con "Io viaggio da sola" di Maria Perosino

Come anticipato sui canali sociali, questo mese vi parleremo dei libri di Maria Perosino. Il primo sarà “Io viaggio da sola”, un libro di viaggio, sul viaggiare, di viaggi fatti…

Per dirlo con parole sue: "vorrei cercare di spiegare come dei piccoli accorgimenti possano migliorare di molto la qualità del viaggio, anche quando non c'è rimborso spese. Insomma, come comportarsi per sentirsi a proprio agio quando si è fuori casa, il che vuole anche dire sentirsi, banalmente, a casa".



 

JAS: Oh Fede! L’estate sta finendo, il caldo se ne va… e le vacanze sono già un ricordo!!

Ma parlando proprio di vacanze, mi viene in mente un libro che abbiamo letto entrambe: “Io viaggio da sola”, della Perosino, te lo ricordi? Ti ho raccontato come l’ho trovato? Anni fa ero in libreria, stavo pensando di fare un viaggio e cercavo ispirazione nello scaffale della letteratura di viaggio, che sinceramente preferisco alle guide classiche...

E’ un libro divertente e si rivela anche un’utile guida per il viaggio in solitaria! Infatti parla di come Maria Perosino affronta i suoi viaggi: l’esperienza personale a disposizione di tutti! E usa un metodo molto semplice: le liste e i criteri da rispettare. Applicabile per qualunque tipo di viaggio, direi.

FEDE: E parliamone! Come impostiamo? Post recensione normale?

J: Uhm… Proviamo a fare a mo' di conversazione? Magari è più divertente...

F: Benissimo! Scegliamo bene di cosa trattare, io vorrei riportare tutto! Il metodo per fare la valigia, è irrinunciabile, lo uso sempre. Premessa: abbiamo idee diverse. Lo so che tu usi lo zaino, io sono una fan del trolley:

"Qualcuno sostiene che il trolley sia un oggetto poco elegante, io lo considero l’invenzione che più di ogni altra, pillola anticoncezionale inclusa, ha contribuito alla liberazione delle donne."

Perché obiettivamente non sono dotata di grandi muscoli, ma rotelle e manico mi aiutano a portarmi allegramente in giro da sola le scelte fatte, camminando in posizione eretta. Con lo zaino assomiglierei ad una tartaruga, quindi passo! I consigli utili continuano: Come scegliere cosa portare?

Per capirlo, date un’occhiata a come funziona la vostra vita, smontatela e fate una lista degli ingredienti

Per lei i il viaggio è una dimensione di normalità, legata alla sua attività professionale. Incontri di lavoro, uscite serali, visite, camminate, letture? Stilate la lista delle attività previste, quindi procedete con il contenuto.

Per me scegliere i vestiti è sempre una traggediah, cosa mi porto?? Secondo lei, importante è decidere il colore guida selezionando quindi i capi secondo quelle che sono le attività previste sopra, in questo modo si potrà far girare i sopra con i sotto senza doverci pensare troppo.

Quello che vi occorre non è un guardaroba ingombrante, ma un guardaroba fluido...”

Grazie Maria.

J: AHAHAHAH! E’ vero!!! E’ geniale.. Di tutti i suggerimenti indicati, credo di avere qualcosa in comune con l’autrice: il problema del numero dei libri:

Poi ci sono i libri, di cui sono consumatrice instancabile. Leggo molto, per lavoro, per passione e per evasione. E non so mai in anticipo cosa avrò voglia di leggere. Di norma, ne porto con me cinque o sei.

Ecco, io non sono (più) a questi livelli per questione di peso, ma se lo zaino riesco a farlo in pochi minuti, la scelta dei due libri da portarmi dietro richiede ore di riflessione… Perosino continua la descrizione di questa parte dei suoi bagagli dicendo che ad ogni viaggio alcuni libri vengono abbandonati in giro (e qui ci possiamo collegare a quella bella abitudine che si sta diffondendo dell’abbandono dei libri), e ne compra altri (per piacere, per lavoro..). Ammetto che la invidio un pò. Io mi astengo dagli acquisti, solo perché se comprassi tutti i libri che voglio quando mi capita, non entrerei più in casa!

F: E quando parla dei ristoranti? L'idea che, se sei da sola, ti mettono nel tavolo più "scrauso" ... può essere, forse non ho abbastanza esperienza (quando viaggiavo da sola non mangiavo nei ristoranti per mancanza di fondi) ma devo dire che per chissà quali ragioni a me capita anche in coppia?

J: Confermo, anche a me è successo spesso in coppia, mentre le poche esperienze di cena da sola sono state piacevoli. Ricordo che sono sempre stata trattata bene, con attenzione.. Adesso però mi sorge il dubbio: forse facevo pena perché ero sola?!? Uhm.. Meglio non pensarci.
Invece trovo interessante che dedichi ben due capitoli ai rapporti con gli altri e al viaggiare con gli altri.

F: Quando viaggio da sola, mi sento pronta a conoscere l’altro, a conoscere il mondo, lascio a casa la me stessa di sempre, e come Maria Perosino, mi diverto a "collezionare incontri".

J: Per me il viaggio da sola è un modo di esplorare con i miei tempi e le mie modalità, e sono io che decido quali e quanti compromessi fare, cosa vedere, dove andare.. Mi piace l’idea di essere completamente indipendente e un po’ all’avventura, lasciandomi ispirare e perdendomi nel posto dove sono, girovagando senza meta precisa. Mi piace in un certo senso vivere i posti.

Ad ogni modo, Fede, mi hai fatto notare un particolare importante: tutto il discorso del libro è al femminile e anche quando parla in generale usa sempre il femminile, riflettendo così la sua esperienza in quanto donna che però diventa universale, ma, appunto, letta al femminile, una cosa a cui non siamo abituate e abituati, se ci pensi.

F: Vero, anche perché nella lingua italiana domina sempre la declinazione al maschile. Non sarebbe un male se anche gli uomini lo leggessero, come dice lei per "scambiarsi gli occhiali". Leggendo delle frasi ad alta voce ad un abitante di Marte, sono arrivati segni di assenso con il capo. Forse perché alcune questioni universali non hanno sesso? Ok, il titolo sicuramente fa arricciare il naso ai maschietti, penseranno che non è roba per loro. Bisogna forzare un poco e andare oltre! Anche perché la scrittura è pure divertente e scorrevole!

J: Infatti, anzi, avere un’altra opinione, un’altra voce, un altro punto di vista che ci può arricchire, ecco come dovrebbe essere preso questo libro.

Beh, direi che potremmo concludere riassumendo i motivi per i quali vale la pena avere questo libro nella propria collezione: è un libro molto divertente, ironico, decisamente pratico, di quelli che si possono definire "leggeri".

F: A tratti snob, ma uno snobismo intelligente. Non è, appunto, una lettura impegnativa, ma sicuramente molto utile sia per chi vuole affrontare, almeno una volta nella vita, un viaggio interamente solo, sia per chi si vuole gustare dei momenti di leggerezza.

J: Allora Fede, che te ne pare? Lo scriviamo?









Commenti

  1. Ciao!
    non ero ancora riuscita a leggere l'ultimo articolo del vostro blog, ma finalmente ce l'ho fatta!
    mi avete fatto venire voglia di leggere 'Io viaggio da sola', sembra terribilmente interessante! (soprattuto per una persona come me che ama viaggiare, e perchè no, anche da sola..!)
    Vi farò sapere cosa ne penso.

    P.S. bellissimo blog, complimenti!!

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    1. Greta, chissà se hai avuto modo di leggerlo (scusa la risposta tardiva!)
      Quando lo leggerai, contattaci, vogliamo sapere cosa avrai pensato nella lettura, cosa ti sarà rimasto!! Grazie per il tuo entusiasmo!!!

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